MF - Milano Finanza n. 117
12 giugno 1999


Automazione/A Tokyo, i bancomat diventano distributori self service di creditcard. Merito soprattutto dell’invenzione di un’azienda italiana

Far le carte ai giapponesi

Una carta di credito fai-da-te: ancora una volta i giapponesi stupiscono con effetti speciali. La novità è che è un’azienda italiana, la Logika Comp, ad aver realizzato l’innovativa soluzione per l’emissione completamente automatizzata di carte di credito, direttamente da chioschi simili a quelli del bancomat. Partner, nell’operazione, sono Ibm, Fujitsu, Hitachi e Toshiba. A certificare la carta è MasterCard.
Il procedimento è semplice: l’utente inserisce i propri dati e ritira la carta. Minuti impiegati: due, tre al massimo, un’attesa irrisoria rispetto ai soliti 20 giorni se a inviarla è la banca.
Il committente è Acom, uno dei maggiori istituti finanziari del Giappone (equivalente al nostro Servizi Interbancari) che, dopo aver sperimentato il progetto con 30 installazioni, ne ha pianificati 500 entro la fine dell’anno, nei supermercati, nei centri commerciali e nelle strade del Paese.
E in Italia? “Teniamo presente, spiega Fiorenzo Brioschi, responsabile marketing Logika Comp, “che l’Italia è ancora molto indietro rispetto al Giappone quanto a riconoscimento automatico delle persone e controllo dell’esattezza dei dati. E poi in Giappone anche gli assegni vengono emessi da uno sportello automatico, mentre da noi la cultura è ancora quella della filiale sotto casa”.
Oltre al vantaggio, da parte del cliente, della minore attesa e della semplicità dell’operazione, c’è il notevole risparmio della banca. “Per un istituto bancario ogni nuova carta di credito costa più o meno 200 mila lire”, continua Brioschi, “tra inserimento e aggiornamento dei dati, emissione e spedizione. Con la nuova soluzione le spese sono molto ridotte”.

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