Responsabilità Sociale delle Imprese in Italia

Il termine Responsabilità Sociale d’Impresa in Italia è generalmente inteso come "essere leali nei confronti degli stakeholder (portatori di interessi legittimi)". Comunque, in contraddizione con gli sviluppi verificatisi nel contesto anglosassone, Responsabilità Sociale d’Impresa non è un’espressione dal significato ben consolidato, sia che venga utilizzato dalle associazioni industriali, sia che venga usato in conferenze e dibattiti pubblici.

Sodalitas sta promuovendo la diffusione del termine Cittadinanza d’Impresa proprio per evitare possibili e controverse interpretazioni dell’espressione Responsabilità Sociale d’impresa, che può essere vista come un fardello imposto da attori esterni come lo Stato o i sindacati. Il Paternalismo, ovvero le misure assistenziali attuate grazie ad investimenti imprenditoriali nella comunità, si è sviluppato, in Italia, durante la Rivoluzione Industriale e negli anni del dopoguerra quando imprenditori illuminati come Adriano Olivetti, Aristide Merloni e Peppino Vismara si affidarono al loro profondo senso di responsabilità sociale.

Descrizione di responsabilità Sociale d’Impresa in Italia

Esistono molti esempi individuali di filantropia imprenditoriale e responsabilità sociale in Italia, riconducibili ad iniziative di valore che abbracciano programmi sulla Diversità, programmi di sostegno alla comunità e di solidarietà a gruppi emarginati.

Enti pubblici, banche ed imprese hanno recentemente cominciato a pubblicare Bilanci Sociali anche in Italia. In ogni caso, è ancora carente un diffuso scambio di esperienze e casi eccellenti, nonché uno sviluppo associato di approcci innovativi.

Nelle imprese italiane le Divisioni di Affari Comunitari non sono ancora visibili. Pertanto, i programmi di coinvolgimento sociale cadono normalmente sotto la responsabilità delle Risorse Umane o delle Relazioni Esterne.