Riuscirà la narrativa ipertestuale, nata e cresciuta sul Web, a soppiantare il libro? E quali conseguenze avrà sui nostri processi cognitivi la rappresentazione del sapere in forma ipertestuale? […]
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Riuscirà la narrativa ipertestuale, nata e cresciuta sul Web, a soppiantare il libro? E quali conseguenze avrà sui nostri processi cognitivi la rappresentazione del sapere in forma ipertestuale? […] In letteratura non è raro trovare un io-narrante che ci racconta la sua storia. Ma dietro quella voce narrante che dice “io” si nascondono insidie e problemi che rendono questa forma narrativa una delle più difficili e complesse da gestire. Chi narra veramente la storia che leggiamo? In quale tempo è stata scritta e a quale tempo si riferisce? E chi è il vero scrittore di una storia mai scritta? […] mi risulta che sua moglie si occupava anche di intelligenza artificiale, ma non solo. E forse è proprio quello il motivo per cui è stata uccisa. Jean de Boneville, nel suo Storie di specchi: dal labirinto al rizoma illumina i lettori sul progetto per un labirinto di luce che Leonardo non riuscì mai a realizzare: la Stanza Ottagonale con pareti a specchio. Pare che mentre Leonardo indagava sulla natura delle immagini speculari, riprendendo il cerchio semicircolare di Tolomeo, disegnò un intreccio di riflessi e un labirinto: otto enormi specchi rettangolari uniti assieme a comporre un mondo senza confini. Incapace di costruirsi da sé lastre riflettenti grandi abbastanza da soddisfare le sue esigenze abbandonò l’idea. […] Lo sguardo di Moebius […] Con Gioia mi piace sperimentare. Mi aveva detto «Scoprimi!» un certo numero di volte. «Scoprimi!» guardandomi con aria di sfida. Scoprire significa: togliere ciò che nasconde, protegge; rivelare, far capire, arrivare a conoscere ciò che prima era ignoto. Ogni volta ho provato ad accogliere la sua sfida con queste parole in […] There is no excerpt because this is a protected post. Scende la sera e da qui, oltre i vetri della finestra, oltre il muro di cinta della villa, vedo nuvole basse, lunghe, colorate di rosso. Tra non molto arriveranno gli ospiti. Le mie guardie si muovono già nel parco con i gesti consueti; girano lente tra le siepi, attorno alla casa, […] Ci siamo conosciuti guardandoci. Senza parole. Io affacciato in finestra, lei di fronte, incorniciata nella sua. Eravamo troppo lontani per sentirci o per distinguere i dettagli di un sorriso, di uno sguardo. Ci guardavamo e basta. Poi è successo tutto in fretta. Potrei dire, brevemente: ci guardavamo, molto. Guardarla era diventata un’abitudine per me, forse una necessità. Poi ci siamo incontrati. Mi ha parlato. Dopo, altre parole, un invito. Un altro. E il resto. Come altro avrebbe potuto finire, secondo voi? […] Ancora una donna, l’ottava, da quando ha cominciato ad uccidere. Ma questa volta anch’io gioco il mio ruolo, i miei occhi hanno visto, io ero lì nella sala rotonda al secondo piano. Vetri attorno, specchi in cui la mia immagine si moltiplica, si perde in labirinti. Camminavo, come le altre volte, […] |
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